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21 Set

Siviglia

Quattro giorni tra monumenti, buon cibo e litri di cerveza. La Spagna è la meta ideale e la città andalusa la scelta perfetta. Storia e divertimento

Un mix di svago e relax, con visite culturali di giorno e divertimenti la sera, ottimo cibo tipico accompagnato dai liquori locali e cerveza a volontà! Questa è Siviglia. 

Un tour di 4 giorni alla scoperta della città Andalusa con partenza da Orio al Serio e arrivo all’Aeroporto San Pablo. Prima cosa da fare è prendere un autobus che porti in città. La linea speciale di trasporto pubblico che collega l’aeroporto di Siviglia al centro (Plaza de Armas) si chiama EA. Il biglietto costa solo 4 euro e in circa 45 minuti arriverete a destinazione.

Noi siamo arrivati la sera per cui, dopo aver lasciato i bagagli in albergo, abbiamo cercato subito un localino dove poter gustare le specialità del posto. La cosa fantastica della Spagna è che si può cenare a qualunque ora, a differenza di molte località dove, dopo le 21/22 nessuno ti sfama!

Il nostro primo giorno da vacanzieri decidiamo di passarlo tra le vie del Barrio di Santa Cruz, l’antico quartiere di Siviglia dove si trovano i più spettacolari monumenti della città (l’Unesco lo ha definito Patrimonio dell’Umanità). Prima tra tutti la splendida Cattedrale, che con la Giralda è il simbolo della città. Chiesa gotica costruita su un’antica moschea, è tra le più grandi del mondo e la più grande d’Europa. Imperdibile il patio de los naranjos (il cortile degli aranci) un tempo parte integrante della vecchia moschea e oggi uno degli scorci più belli della città.

La Giralda è il campanile della Cattedrale; ai tempi della dominazione moresca era il minareto della vecchia moschea e quando fu costruito nel 1156 era l’edificio più alto al mondo. Consiglio di salirvi perché dall’alto si gode di un panorama della città letteralmente unico. Il Barrio Santa Cruz è anche chiamato Juderia o quartiere ebraico perché sviluppato sull’area che un tempo era abitata dagli Ebrei. La passeggiata tra queste suggestive stradine, le piazzette dove fermarsi a pranzo o anche solo per una fresca cerveza a metà giornata, sono un appuntamento immancabile! La piazza più grande del quartiere è Plaza de Santa Cruz dove spicca una croce in ferro battuto del 1692, la cruz de la Cerrajeria.

La Torre della Calahorra è stata costruita da Enrico II di Trastámara per difendersi dal fratello Pietro I il Crudele

Il secondo giorno decidiamo di raggiungere in treno Cordoba, bellissima città che dista circa 140 km da Siviglia. Andata e ritorno costa circa 22 euro. Cordoba nel Medioevo fu la capitale del mondo islamico in Spagna, la città infatti è la dimostrazione armonica delle culture musulmana, ebrea e cristiana come dimostra la struttura della città: la Grande Moschea, oggi Cattedrale, l’Alcazar de los Reyes Cristianos e il quartiere ebraico sono praticamente attigui.

La Juderia è un quartiere pittoresco percorso da vicoletti e case bianche splendidamente addobbate da fiori. Vi consiglio di guardare dentro a cortili e cancelli, troverete degli scorci davvero imperdibili! La Mezquita è certamente l’attrazione più importante e rinomata della città. L’estensione supera i 23.000 metri quadri per cui per visitarla con calma ci vuole almeno un’ora.

Anche l’Alcazar di Cordoba (Alcazar de los Reyes Cristianos) merita una visita, soprattutto per i suoi splendidi giardini con giochi d’acqua che ospitano le statue di Isabella e Ferdinando di Castiglia con Cristoforo Colombo. Altra tappa da non mancare è la Fortezza Merlata con i suoi reperti archeologici (come i famosi mosaici romani) e la sua Torre dell’Inquisizione da cui si gode una splendida vista della città.

Assolutamente da non perdere i Baños del Alcázar Califal, i bagni arabi, costruiti nel X secolo e oggi riportati alla luce dopo decenni di scavi archeologici. Simbolo della città è il ponte romano, costruito nel I secolo a.C; a caratterizzare i suoi 247 metri di lunghezza sul fiume Guadalquivir ci sono 16 archi e, alle due estremità, la Puerta del Puente e la Torre de la Calahorra. Puerta del Puente ricorda un arco di trionfo che accoglie il visitatore mentre entra in città, la Torre de la Calahorra si trova sul lato meridionale del Guadalquivir ed è una piccola possente fortezza costruita dagli arabi a protezione della città.

Arrivata l’ora dell’aperitivo, prima di riprendere il treno che ci riporta a Siviglia, ci fermiamo nella bella Plaza Agrupacion de Cofradias per la solita birretta del pomeriggio. Arriviamo giusto per l’ora di cena e la scelta ricade su Mesones Serranito dove ordiniamo un pitto di polpo e arselle e una cova de toro. Consigliatissimo.

Il terzo giorno decidiamo di esplorare la zona di Siviglia che costeggia il fiume Guadalquivir dove si trovano due dei monumenti più interessanti della città: la Torre del Oro e la Plaza de Toros de la Maestranza. La Torre del Oro è una torre militare a pianta dodecagonale alta 36 metri costruita dai Mori per controllare l’accesso a Siviglia sul fiume. La Plaza de Toros de la Maestranza è invece la più antica arena per corride della Spagna. Al suo interno ospita il Museo Taurino, che mette in mostra cimeli, documenti e poster della controversa arte spagnola.

Una visita la merita sicuramente il magnifico Parque de Maria Luisa, il polmone verde della città. Ai margini del parco vi è l’imponente Plaza de España, di forma semicircolare e costeggiata da un piccolo canale. Interessanti i mosaici e le piastrelle sui muri che rappresentano ognuno una provincia della Spagna.

Il Museo Artes y Costumbres Populares de Sevilla è situato all’interno del Parco María Luisa. Il giardino fu un dono dell’infanta alla sua popolazione

Non può mancare una visita al Museo Archeologico e al Museo di Arti e Costumi Popolari entrambi in Plaza de America. E anche questa giornata è trascorsa per cui non ci resta che il nostro “clasico” birra e la ricerca di un posto tranquillo dove consumare la nostra ultima cena…

Per concludere in bellezza il nostro viaggio vogliamo provare la tipica paella al Boca A Boca, che non ci ha deluso. Purtroppo siamo giunti al nostro ultimo giorno. Prima di lasciare la città decidiamo di visitare il Palacio de las Duenas, una vera opera d’arte! Oltre a vantare un importante valore storico, architettonico e artistico, comprende un’ampia e variegata collezione di mobili, ceramiche, oggetti antichi e dipinti. Ma a lasciarci a bocca aperta sono gli esuberanti patii e i giardini con una florida e fitta vegetazione composta da oltre 7000 tipi di piante. Terminata anche questa visita, non ci resta che dirigerci, tristi, verso l’aeroporto.

 

• Testo e foto Manuela Caviglia