FOO FIGHTERS

Febbraio 6, 2021 / Lifestyle
FOO FIGHTERS

CON QUESTO DECIMO ALBUM LA BAND DI DAVE GROHL SI É SPINTA CREATIVAMENTE OLTRE IL PROPRIO STILE, DALLE BALLATE ACUSTICHE ALLE CHITARRE PIÚ DISTORTE E RUMOROSE DEL PUNK VELOCE. E TUTTO QUELLO CHE STA NEL MEZZO, CON QUALCHE SORPRESA.

Il 5 febbraio è uscito il nuovo album dei Foo Fighters “Medicine At Midnight” disponibile in vinile, cd e digitale. Nove tracce per 37 minuti di musica “nuova” per questo decimo titolo, nel 25° anno di carriera dei Foo Fighters, che in studio di registrazione dopo “Concrete and Gold” del 2017, sono tornati a lavorare con il produttore Greg Kurstin.

“Medicine at Midnight” è quindi il nuovo album “fisico” dopo i vari ep, opere rilasciate solo per lo streaming.

È stato completato prima del lockdown e in queste nove canzoni scorre l’ottimismo rigenerante di cui ognuno di noi ha bisogno, in cui convivono senza attriti melodie e rock duro.

Inizialmente il nuovo album doveva essere pubblicato nel 2020 per celebrare proprio il quarto di secolo dalla nascita dei Foo Fighters e durante un’intervista Dave Grohl ha spiegato “Abbiamo iniziato le registrazioni credo verso settembre dello scorso anno e lo abbiamo terminato tra gennaio e febbraio. Era tutto fatto: mixato, masterizzato e pronti per partire. Era tutto delineato, le magliette erano già pronte e le attrezzature erano sui camion. Eravamo a posto. Ma poi è saltato tutto”.

I NIRVANA

DOPO I NIRVANA E UN ANNO DI CRISI, DAVE CAPÌ CHE L’UNICO MODO PER USCIRNE ERA COMINCIARE A SCRIVERE CANZONI 

I Foo Fighters formati da Dave Grohl, Rami Jaffee, Nate Mendel, Taylor Hawkins, Pat Smear e Chris Shifflett sono anche protagonisti di “Medicine at Midnight Radio”, una serie radiofonica in sei parti pubblicata su Apple Music Hits. Ogni esponente della band condurrà un episodio della durata di un’ora nel quale parlerà delle proprie ispirazioni e del processo creativo che ha portato alla realizzazione all’album.

LA NASCITA DELL’ULTIMO ALBUM DEI FOO FIGHTERS

Ma torniamo a “Medicine At Midnight”, alla genesi di questo capitolo musicale che si apre con “Making a fire”, canzone dal ritmo classico funk rock vecchia scuola. Il loop e la ripetizione sincopata del groove sono le sue principali caratteristiche. Mentre lo ascolti ti fa muovere, ti fa sentire vivo, coinvolgendo l’ascoltatore non soltanto a livello emotivo ma anche a livello fisico.

La seconda canzone “Shame Shame”, primo singolo estratto dall’album, strappa decisamente con il tipico sound dei Foo, un “bum bum” semplice e ripetitivo che ti fa schioccare le dita e ti galvanizza. In diverse canzoni dell’album si sentono molte voci, soprattutto in “Making a Fire” e una di queste appartiene alla figlia 14enne di Dave Grohl, Violet.

Durante un’intervista il leader dei FF ha raccontato che la figlia gli chiedeva spesso di andare con lui in studio di registrazione e lui l’ha accontentata. Il produttore le chiese se voleva cantare qualche armonizzazione in quanto la ragazza ha, testuale, “una grandissima voce”. “Il coro in Making a fire mi fa sentire come se fossi in chiesa, un coro gospel che innalza lo spirito, dona positività e che funziona perfettamente nel brano”.

“Waiting on a war” è un brano molto personale per Dave Grohl; racconta che debba esserci qualcos’altro per cui vivere che non sia l’attesa della prossima guerra. “Deve esserci speranza, deve esserci qualcosa di più rispetto al vivere sotto una coltre di oscurità. Bisogna avere qualcosa in cui sperare per arrivare a fine giornata”. Infatti quando l’ascolti, questa canzone ti trasmette proprio una sensazione di speranza.

DAVE GROHL

“Medicine at Midnight” non è un album composto da nove tracce separate ma un’unica entità con le sue salite e le sue discese musicali che chiudono con un gran finale. Ad un brano melancolico e leggero ne segue uno adrenalinico. All’interno di questo album ci sono diversi mondi musicali legati alla crescita del frotman.

“Essendo cresciuto negli anni 70 accendevo la radio e ascoltavo gli artisti di quel periodo dove vi era una attenzione particolare verso concetti quali musicalità, armonia, composizione e arrangiamento. Questo avveniva proprio mentre io imparavo la musica e mi fu di ispirazione per la creazione del mio puzzle. Era il mio sport, la mia religione. Cercare ogni giorno di capire perché un cantante cantava in quel modo o perché l’armonia andava in una determinata direzione…

Ho sempre avuto una grande ammirazione per queste composizioni armoniche. Una canzone come “Chasing Birds” mi fa pensare a tutti gli artisti che ho amato durante la mia crescita che si sono fatti strada tra le mie dita quando scrivevo i brani alla chitarra e mentre provavo le linee melodiche. Mi sembrava così di onorarli e celebrare il loro lascito attraverso i brani che poi io avrei cantato dal vivo”. 

I FOO FIGHTERS SONO IN NOMINATION PER LA HALL OF FAME 2021. PER DAVE GROHL SAREBBE LA SECONDA VOLTA, DOPO IL 2014 CON I NIRVANA 

MEDICINE AT MIDNIGHT

COPERTINA ALBUM

Un album concettualmente nuovo, diverso da quello che ci hanno abituati i Foo Fighters in questi 25 anni. Il disco ha una buona apertura con la prima traccia, Making A Fire, con l’introduzione di cori femminili, ritmo ballabile e un sound hard rock familiare.

La seconda canzone “Shame Shame”, primo singolo rilasciato da “Medicine At Midnight”, ha un ritmo interessante ma, a parte il ritornello che ci ricorda il sound originale della band, è quello che meno ci fa pensare ad una canzone dei Foo Fighters.

“Cloudspotter”, mix tra dance e rock, è reputato da alcuni tra i meno convincenti del disco, ma a me, personalmente, piace.

“Waiting On A War” inizia come una ballad rock e finisce con le chitarre urlanti tipiche del gruppo. Altro bellissimo brano è quello che dà il titolo all’album: chitarre e batteria si amalgamano perfettamente con un sound dance di fine anni ’70.

“No Son Of Mine” è tra i brani più vicini allo stile originario della band. Dall’aria più rockeggiante “Holding Poison” a cui segue la dolcissima “Chasing Birds”.

“Love Dies Young” fa da chiusura a questo disco dall’alternarsi di ritmi rock e ritmi più rilassanti. Insomma un bel mix!

 

• TESTO MANUELA CAVIGLIA – FOTO WEB 

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