Extreme Sport – Tuta alare

Maggio 5, 2021 / Lifestyle
Extreme Sport – Tuta alare

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Tuta alare, volo e libertà. Il sogno di Icaro si trasforma in realtà

Volare è sempre stato il sogno dell’uomo e la tuta alare è la dimostrazione che sì, l’uomo ha realizzato il suo sogno. Già Leonardo da Vinci diceva: «Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare». Ancora prima Icaro incarnò l’ideale dell’uomo volante. E così fin dai primi del settecento si è provato, spesso tragicamente, a capire come potersi muovere liberi nel cielo.

tuta alare

Solo verso i primi del 1900 però il paracadute divenne uno strumento diffuso, ma esclusivamente  in ambiente militare. I primi lanci erano vincolati, cioè il paracadute era collegato al velivolo con una fune che fungeva da tirante per l’apertura della vela appena ci si lanciava. Da qui si passò alla caduta libera, cioè con il paracadute contenuto da uno zaino e azionato dallo stesso paracadutista.

L’evoluzione della specie

Solo verso gli anni 50 si cominciò a praticarlo per sport, i materiali si evolvero, la sicurezza aumentò grazie all’invenzione del paracadute di emergenza e, nel giro di una decina d’anni, cambiò anche forma diventando rettangolare, il cosiddetto “parafoil”, con profilo alare e bocche d’entrata per l’aria. Questa innovazione permise di gestire la planata grazie alle corde che ne permettevano la pilotabilità.

wingsuit

All’inizio degli anni novanta Patrick de Gayardon, comincia a studiare il modo per trasformare il semplice volo verticale del paracadute in volo planare e, ispirato dagli scoiattoli volanti del Madagascar, progetta il primo prototipo di tuta alare, una speciale tuta da lancio con superfici di riempimento tra le gambe e braccia e busto.

Dalla sua nascita il BASE Jumping, ovvero il lancio da diverse piattaforme (Buildings, Antennas, Span o Earth) è considerato sport estremo. Purtroppo sono molti gli atleti che hanno perso la vita praticando questo sport, ma il fascino del volo e quella sensazione di libertà data dal librarsi liberi nel cielo fa si che questa disciplina continui a far sognare gli Icaro dei giorni nostri. 

Patrick de Gayardon è stato il pioniere e inventore del volo con tuta alare. Il 13 aprile 1998, muore tragicamente durante un volo di messa a punto alle Hawaii. Il paracadute si impiglia nell’imbragatura impedendone il rallentamento in fase di atterraggio


tuta alare a motoreEcco la tuta alare elettrica

BMW ha realizzato questo curioso progetto in collaborazione con il basejumper austriaco Peter Salzmann.

Dotata di due motori elettrici da 7,5 Kw garantiscono una supplementare per circa 5 minuti di volo e permettono di raggiungee velocità superiori ai 300 km/h contro i 100 km/h di un volo con la classica tuta alare.

La “Fly Unit” di BMW pesa circa 12 kg ed è collegata al pilota grazie a un meccanismo posto su un pettorale. Lo scopo della propulsione elettrica è quello di migliorare il volo in planata, gestendo meglio la quota, per coprire anche distanze maggiori.


 


wingmenWingmen – Amicizia forgiata in volo

Uno spettacolare documentario di quasi un’ora sull’amicizia e la passione per il volo. Tre skydiver d’eccezione in tuta alare intraprendono un viaggio globale alla ricerca di luoghi perfetti per il volo di prossimità e il BASE jumping. Dal Brasile alla Cina, il trio affronta voli emozionanti e impegnativi. Assolutamente da non perdere

In streaming gratuito su redbull.com


• TESTO LUDOVICO D’AMBROSIO – FOTO UNSPLASH

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