Clemente Russo – Intervista AGGIORNATO

Maggio 24, 2021 / Interviste & People

Clemente Russo il ring la mia vita

Il campione campano si prepara alla sua quinta Olimpiade. Con un pensiero al futuro e uno sguardo al passatoClemente Russo

Clemente Russo si prepara ad entrare nel Guinnes dei Primati con la sua quinta Olimpiade consecutiva (sarebbe il primo pugile a riuscirci), ma il dubbio sullo svolgimento della manifestazione lo mette alle corde. Se non si faranno la sua carriera finisce qui. Ma ha le idee chiare su quello che sarà il suo futuro: mettere la sua esperienza a disposizione dei giovani.

Ciao Clemente, oggi hai 38 anni e sei campione italiano. È solo una questione di fisico e di allenamento o adesso conta di più la testa, la maturità che magari un ragazzo di 20 anni ancora non ha?

Si sicuramente l’esperienza la fa da padrone in questo momento della mia carriera. Questo perché ovviamente non posso più avere la freschezza che hanno i ventenni. Io vado in sofferenza su questo, però ecco, nel pugilato per essere completo dovresti avere tutte e due le cose. L’esperienza in questo momento riesce a colmare quella differenza fisica che oggi ci può essere con avversari più giovani. 

Clemente Russo

La stessa motivazione che ti sta portando verso la tua quinta olimpiade consecutiva, ma la strada verso le Tokyo è ancora incerta. Quali sono le ultime notizie?

Esatto. I miei allenamenti adesso non sono più troppo fisici. Non faccio più 4 o 5 ore tirate come facevo fino a sette, otto anni fa. Oggi faccio massimo un’ora e mezzo, un’ora e tre quarti per migliorarmi. Ormai a quasi 39 anni non è che posso imparare cose nuove… Affino quello che già so fare.

Ai ragazzi della nazionale do consigli sulla vita non sul pugilato, quello lo sanno già fare

Clemente Russo

Pechino 2008 non è andata come ti aspettavi, a Londra di nuovo argento. Tokyo potrebbe essere la volta buona? Conoscendo il tuo carattere vai li per vincere…

Certo. Il problema a questa età è trovare ancora stimoli e motivazione. E l’unica motivazione che mi spinge a provarci è quella di portare a casa la medaglia d’oro. Anche perché è l’unica medaglia che mi manca in bacheca.

A che punto sei con la preparazione?

Adesso siamo in una fase di stallo perché non si sa ancora se si faranno i tornei di qualificazione, anzi ancora non si sa se si faranno le Olimpiadi… e io ad oggi non sono qualificato. Ci stiamo allenando come se ad agosto andremo a Tokyo, ma non sappiamo nulla. Dovrebbero dirci qualcosa entro pochi giorni, perché le qualificazioni sono dal 4 al 9 giugno.

Qual è la situazione della boxe italiana oggi?

C’è stato un momento bello, anzi bellissimo, poi un calo. Adesso abbiamo una squadra molto forte, ci sono tanti ragazzi interessanti. Si sta risalendo. Già a queste Olimpiadi si potrebbero fare degli ottimi risultati, ma sono sicuro che per le Olimpiadi di Parigi del 2024 avremo una squadra fortissima. I ragazzi che oggi hanno 22 o 23 anni, nel 2024 avranno la maturità necessaria che messa insieme alla loro bravura, sono sicuro, ci porterà in alto. Ecco, sembra che stia già parlando da direttore tecnico (ride)…

A proposito, potrebbe essere questo il tuo futuro?

Guarda, mi sono arrivate tante proposte, però adesso voglio finire questo capitolo della mia vita. Fino al 31 agosto sono ancora un atleta. Poi dal primo settembre… Però vediamo cosa decidono perché se il torneo di qualificazione non si farà la mia carriera finisce il 4 giugno. Per ora comunque sono anche direttore tecnico delle fiamme azzurre della polizia penitenziaria, il mio gruppo sportivo, quindi sicuramente mi dedicherò a loro e poi, se ci sarà la possibilità di pensare ai ragazzi della nazionale, sarebbe bello.

Ha ricevuto diverse proposte per il futuro, ma per ora Clemente Russo rimane un pugile

Nella squadra italiana sei un po’ il fratello maggiore per i ragazzi più giovani. Quali sono i consigli che dai loro?

Si, sono sempre stato il fratello maggiore, l’allenatore in campo. Per questo non mi dispiacerebbe fare il commissario tecnico. I miei consigli sono più che altro rivolti alla loro vita privata in funzione dello sport e dei risultati che vogliono raggiungere. Sul lato tecnico non posso dire nulla a un ragazzo che è già titolare in nazionale o è venti volte campione italiano. Sì, ci può stare un piccolo suggerimento, ma è a livello umano che qualcosa gli puoi insegnare. Ci sono tanti ragazzi bravi che potrebbero diventare ancora più forti, ma che purtroppo si perdono per delle cazzate. Poi ci sono quelli che ti ascoltano e mettono subito in pratica i consigli. Mi viene in mente Balotelli, nel calcio… Se avesse avuto un Gattuso (o un Clemente Russo) come allenatore che gli spaccava la testa, vedi dove sarebbe arrivato…

Già nella tua palestra ti “alleni” ad allenare…

Si, abbiamo dei ragazzi, ma purtroppo negli ultimi due anni come puoi immaginare siamo stati chiusi ed è stato un casino. Anche io il primo lockdown sono stato fermo, non avevamo neanche noi la possibilità di andare in palestra, mentre da ottobre quando c’è stata la seconda chiusura, per fortuna ci siamo potuti allenare.

Oltre che pugile sei conosciuto anche per aver partecipato a molti programmi. Ti vedremo ancora in tv?

La televisione è sempre stato un mondo che mi affascina, sono anche abbastanza richiesto… Ma per me è come una meteora, non è mai stato un lavoro vero e proprio e cosi sarà. Il mio lavoro è lo sport, il pugilato e insegnarlo. Parallelamente ci possono essere degli spazi da dedicare alla televisione o al cinema, ma rimangono comunque un hobby o al massimo un secondo lavoro, quello che farei per divertirmi.

Clemente Russo

Per ora, la televisione e il cInema per Clemente Russo rimangono solo un hobby

Nella vita privata sei circondato da donne…

Si, le mie quattro principesse sono la mia ricchezza e la mia forza. Se dovessi fare un altro figlio vorrei un’altra bimba. Però è difficile, perché è come avere una moglie e tre fidanzate, ma sono bellissime… La mamma è gelosa, ma in modo razionale, le bimbe lo sono irrazionalmente e quindi… “è nu maciell”….

Le hai già messe sul ring?

La grande no, fa danza. Le gemelline, una fa judo e una fa boxe. Stanno facendo l’avviamento perché sono ancora piccole, poi col discorso delle palestre che sono state chiuse… Per ora fanno una o due volte a settimana per far rimanere loro sempre la voglia e non farle stufare, ma per ora la vedono come un gioco. Poi verso gli otto, dieci anni vedremo se vorranno andare avanti. 

Grazie Clemente, ci risentiamo per capire come si evolve la situazione qualificazioni e Olimpiadi… E in bocca al lupo!

Certo, ci risentiamo tra qualche giorno! 

– AGGIORNAMENTO DEL 1 GIUGNO

Niente Olimpiade di Tokyo per Clemente Russo: “Un pugno allo stomaco, ma non mollo”

Non è disponibile la wild card per la task force del Cio. Addio al record delle 5 Olimpiadi.

Non trovo le parole per descrivere le sensazioni che provo, ma continuerò ad allenarmi nella speranza che succeda qualcosa. Un pugno dritto allo stomaco, di quelli che ti lasciano senza fiato. A un passo da Tokyo 2020, vedo sfumare la possibilità di poter partecipare al torneo di qualificazione. Non c’è una wild card a disposizione per l’Italia ma, fino all’inizio delle Olimpiadi, continuerò ad allenarmi duramente nella speranza che qualcosa possa cambiare e mi venga data la possibilità di giocare le mie carte

• INTERVISTA GIANLUCA FIORINO

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